SUNTO RACCONTO Un militare americano appartenente ad un gruppo speciale, dopo una missione terminata con il suo ricovero presso la famigerata Area 51 in quanto aveva riportato gravi danni fisici, racconta in un suo memoriale di fine carriera, quanto di più segreto possa nascondersi in ambito governativo: dagli alieni, ai viaggi spaziali, sino a tecnologie top secret. E' proprio della sua ultima missione, di rientro dalla quale un suo caro amico aveva riportato gravi danni al cervello, che il militare rivela i dettagli più particolareggiati: viaggio nel vuoto cosmico per mezzo di un tunnel spaziale, attraverso il teletrasporto, nel quale l'uomo non avverte più la presenza del suo pianeta natale. Biografia di Samuele Nava
Samuele Nava, metalmeccanico bergamasco classe 1970, ha pubblicato racconti sulle riviste "Delos Science Fiction" e "Writers Magazine Italia". E sui siti on line Fantascienza.com e Thrillermagazine.it. Ha partecipato alle antologie edite da Delos Books: Il magazzino dei mondi, Riso nero, 365 racconti erotici per un anno, 365 racconti horror per un anno, 365 racconti sulla fine del mondo. E all'antologia Premio Unibook anno secondo, edita da Progetto Babele. Ha vinto l'edizione 2010 del concorso Sherlock Magazine Award, con un racconto apocrifo sherlockiano pubblicato sul numero 23 della rivista Sherlock Magazine. Il suo racconto La rivolta dei miracolati è apparso, nel Febbraio 2012, sul numero 1579 di Urania-Mondadori. Intervista a… Samuele Nava Livio - Ci racconti un po’ di lei. Samuele – Sono un artigiano metalmeccanico bergamasco, classe 1970. Da sempre appassionato di letture e scritture di ogni genere, negli ultimi anni mi sono deciso ad approfittare delle opportunità offerte da internet per mettere alla prova il valore dei miei scritti. Un tempo gli esordienti non avevano tante opportunità, ma oggi, grazie a siti specializzati e a concorsi letterari portati avanti con serietà e passione, come il Concorso Giulio Verne, non mancano le occasioni. Tra i siti dedicati agli scrittori esordienti permettetemi di citare quello della rivista Writers Magazine Italia, una vera palestra letteraria che per me ha significato molto. Livio - Come si è avvicinata alla fantascienza? Samuele – Non sono cresciuto leggendo fantascienza, l’incontro con la “letteratura di idee” è stato a lungo mediato da cinema e televisione. Mi ci è voluto un po’ per uscire dal pregiudizio culturale imperante. Me lo avevano iniettato a scuola, il vaccino anti-sf.Poi il fanta-virus ha attecchito e da una decina d’anni lo nutro con abbondanza e regolarità. Livio -Quanti racconti di fantascienza ha scritto? Samuele – Una decina. Molti di più quelli in lavorazione, che vanno da un appunto di dieci righe a mezzi romanzi di un centinaio di pagine. Credo valga per tutti gli appassionati di scrittura: le idee non mancano, è il tempo necessario a concretizzarle che fugge. Sono un metalmeccanico, in fondo, non un vero scrittore... Livio - Ama anche altri generi? Samuele – Sì, come lettore sono onnivoro e curioso. Godo di un romanzo della collana Segretissimo, di un albo di Martin Mystère, oppure di un noir alla Derek Raymond, così come dei saggi che mensilmente offre ai suoi lettori la rivista “Focus” o “Le Scienze”. Come autore spero di arrivare a fondere tutto questo, e credo che la fantascienza rappresenti il genere dei generi. Livio - Quando scrive un racconto, inserisce nelle storie fatti e situazioni che ha vissuto in prima persona o sentito in giro rivisitandoli in chiave fantascientifica, o dà libero sfogo alla sua fantasia? Samuele – Le idee mi nascono da altre idee: libri, film, notizie dal mondo, sviluppi tecnologici, teorie scientifiche, teorie religiose, chiacchiere con gli amici. Anche elementi autobiografici, stravolti e esagerati, possono di certo dare avvio a storie bizzarre. Livio - Come ha scelto il soggetto del suo racconto? Samuele – Ho messo insieme un po’ di elementi che potevano convergere nello scritto di un ex super-soldato super-segreto che si mette a fare rivelazioni straordinarie. Teletrasporto, macchina del tempo, corpi militari segreti, Area 51, complottismo, cospirazioni, viaggi spaziali, l’infinito, il nulla, il caos, Dio... un mix raccontato con ironia, anche involontaria, da un protagonista che mantiene la sua identità e dignità fino alla fine. Livio - Sempre nell’ambito della fantascienza, meglio un buon libro o un bel film? Samuele – Un buon libro. Meglio se si tratta di un’antologia di scrittori emergenti, per esempio i finalisti del Concorso Letterario Giulio Verne. I loro racconti difficilmente si potranno vedere presto “ridotti” in film. In futuro, chissà... Livio - Preferisce una storia unica autoconclusiva, o una saga raccontata in più storie? Samuele – Preferisco la storia che dice tutto quel che ha da dire, senza dilatarsi inutilmente. E poi amo la narrativa breve, i racconti. La fantascienza mondiale ne ha prodotti di bellissimi. Apprezzo comunque la serialità, quando ogni episodio ha un suo senso autoconclusivo, e non è solo un tramite da una puntata all’altra della telenovela. Livio - Se potesse vivere in un romanzo di fantascienza, quale storia le piacerebbe e che ruolo interpreterebbe? Samuele – Vorrei essere un supereroe. O un viaggiatore spazio-temporale. Ma questo, essendo lettore e scrittore, forse lo sono già. Livio - Grazie per aver risposto alle nostre domande. |